Liberarsi del vecchio e impattante design lineare per rendere finalmente circolari i prodotti europei. È questo l’obiettivo della Sustainable Products Initiative, il pacchetto di proposte presentato dalla Commissione europea che ambisce ad offrire al consumatore europeo prodotti più sostenibili.
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Con la vecchia direttiva sulla progettazione ecocompatibile (The Ecodesign Directive, 2009), il quadro legislativo riguardava solamente i requisiti minimi obbligatori per l’efficienza energetica di alcuni prodotti. Ora si rivolge a tutta una nuova gamma di settori. “I consumatori europei si aspettano giustamente prodotti più rispettosi dell’ambiente e più durevoli” – ha dichiarato il commissario per il mercato interno Thierry Breton -.
Maggiore sostenibilità ed efficienza delle risorse significa anche maggiore resilienza quando le crisi interrompono le nostre catene di approvvigionamento industriale. Alcuni cambiamenti non saranno subito riconoscibili dal consumatore, per esempio le sostanze chimiche che verranno rimosse da alcuni tipi di materiali. Tuttavia si accorgeranno dei risparmi nel lungo termine: la direttiva sull’ecodesign, predecessore della SPI, ha fattoorisparmiare ai consumatori una media di 285 euro per anno sulla bolletta energetica, per un totale di 120 miliardi di euro nel solo 2021. La proposta della Commissione oltre a contenere misure per porre fine alla distruzione dei beni di consumo invenduti, ha adottato un piano di lavoro per la progettazione ecocompatibile e l’etichettatura energetica 2022-2024 Ecodesign and Energy Labelling Working Plan 2022-2024 per coprire i nuovi prodotti legati al mercato dell’energia. Si rivolge in particolare all’elettronica di consumo (smartphone, tablet, pannelli solari), visto il flusso di rifiuti in rapida crescita.
Articolo N.63 del 11-04-2022 | a cura di Luigi Campanella
Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.