Spesso si sente parlare di sicurezza alimentare. Oggi leggo un report di Coldiretti veramente impressionante e significativo. Nel 2020 le notifiche all’UE relative ad allarmi alimentari sono state 297 di cui 160 riguardavano prodotti alimentari non nazionali provenienti da altri Paesi Europei e 81 da Paesi extracomunitari.
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Gli allarmi scattano per presenza negli alimenti di residui chimici di produzione, di micotossine, metalli pesanti, diossine, inquinanti microbiologici, additivi, coloranti. Il Paese da cui provengono le maggiori quantità di cibi inquinati è l’India. Circa i tipi di alimento contaminato in testa per l’appunto provenienti dall’India ci sono i semi di sesamo, di moda nelle insalate salutistiche, ma contenenti ossido di etilene. Risultano pericolosi anche il pollo dalla Polonia, il pepe nero brasiliano a causa del suo contenuto di salmonella, i fichi secchi ed i pistacchi dalla Turchia contenenti le cancerogene aflatossine e perfino le ostriche francesi per il loro contenuto virale responsabile di gastroenteriti. Le quantità importate di questi alimenti indiziati non sono trascurabili: 5 milioni di chili di semi di sesamo indiani, 14 milioni di chili di carne di pollo polacco, 416 milioni di euro di frutta e verdura dalla Turchia. Dinnanzi a questi dati non si può che ribadire la necessità di garanzie che le importazioni da Paesi terzi rispettino gli stessi standard delle produzioni italiane ed europee.
Articolo N.36 del 24-11-2021 | a cura di Luigi Campanella
Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.