Dieci anni fa, esattamente il 21 marzo 2006, nasceva ufficialmente Chimica Verde Bionet. L’idea di costituirla arrivò da un gruppo di esperti del mondo della Ricerca e dell’Università italiane per promuovere e sviluppare la ricerca e l’applicazione industriale di materie prime di origine vegetale, nell’ottica di quella sostenibilità ambientale che nel corso degli ultimi anni è entrata a far sempre più parte del nostro vocabolario e, di conseguenza, della nostra vita.
Da allora Chimica Verde Bionet, oggi presieduta da Sofia Mannelli, ha fatto molta strada. Ha saputo sensibilizzare una parte del mondo industriale e contribuire concretamente alla realizzazione di importanti progetti, ha saputo portare oltre confine la validità di questi progetti e oggi, con orgoglio, può affermare che a Taiwan aprirà a breve il primo sportello di Chimica Verde Far East.
Con CremonaFiere una collaborazione importante, nata dalla condivisione di un progetto lungimirante
Per festeggiare questo importante decennale e soprattutto i grandi risultati ottenuti in un lasso di tempo comunque abbastanza breve, durante la sesta edizione di BioEnergy Italy (CremonaFiere 20-22 aprile 2016) si terrà il primo Congresso di Chimica Verde Bionet. “Per noi era importante celebrare il nostro primo decennale in un contesto come quello di CremonaFiere – afferma Sofia Mannelli – perché fin dalla prima edizione di BioEnergy Italy, avvenuta nel 2011, abbiamo potuto contare su una collaborazione importante che, proprio grazie alla lungimiranza dimostrata dall’ente fieristico cremonese, ha contribuito al raggiungimento di importanti obiettivi. Basti pensare che noi parlavamo di bioeconomia già nel 2007, quando tutti ci guardavano con perplessità e un briciolo di malcelata ironia pensando forse che stessimo vaneggiando. Non più tardi di cinque anni dopo, invece, è stata la Commissione europea a fare proprio il concetto di bioeconomia e da lì avviare un percorso molto interessante”.
Al primo Congresso di Chimica Verde Bionet, in programma nella giornata inaugurale di Bioenergy Italy, il 20 aprile alle ore 10, prenderanno parte con le loro relazioni illustri esponenti italiani ed esteri impegnati in vari progetti di ricerca all’interno dei quali Chimica Verde Bionet ricopre un ruolo fondamentale.
La sostenibilità ambientale oggi è un concetto alla portata di tutti. Ed è quello su cui è nata Chimica Verde Bionet
“Fino a pochi anni fa di sostenibilità ambientale quasi non si parlava – continua Mannelli – oggi invece è diventato un tema alla portata di tutti e anche grazie all’attività di Chimica Verde Bionet buona parte della popolazione ha raggiunto un livello di sensibilizzazione molto elevato, al punto che pur in presenza di questa perdurante crisi economica che ha colpito pesantemente anche i consumi alimentari, il numero di persone disposto a spendere un po’ di più nel rispetto della sostenibilità ambientale è in continua crescita”.
Al termine del Congresso di Chimica Verde Bionet vi sarà un momento dedicato alla consegna del Premio Chimica Verde Innovazione promosso da Legambiente, CremonaFiere e DLG International con il coordinamento tecnico di Chimica Verde Bionet. “Il futuro appartiene a questo settore – riflette Sofia Mannelli – è un fiume in piena che non si fermerà e che al contrario va navigato con competenza, professionalità, innovazione, tanta passione e rispetto per l’ambiente che ci circonda”.
Durante i tre giorni di BioEnergy Italy verranno presentati i risultati scaturiti dai vari Tavoli di lavoro, denominati più esattamente Tavoli tecnici di filiera, a cui stanno lavorando i più alti esponenti del mondo della ricerca scientifica associati a Chimica Verde Bionet. I Tavoli riguardano la normativa sul fine vita dei bioprodotti; i prodotti per l’acquacoltura e il marecoltura; l’ortoflorovivaismo e le molecole attive; il packaging e il monouso; la ricerca e l’innovazione nelle bioenergie, senza dimenticare il Gruppo di lavoro impegnato sulla canapa. “Tutti temi importanti – conclude la presidente di Chimica Verde Bionet – dal cui confronto potranno scaturire opportunità e soluzioni a livello scientifico di estrema rilevanza. Chi mai avrebbe scommesso, dieci anni fa, che oggi avremmo aperto uno sportello a Taiwan? Forse nessuno, eppure la grande richiesta che ci arriva dal Far East e le notevoli opportunità che da essa derivano non possono che confermare quanto sia stato e sia importante il lavoro svolto”.