A una settimana dalla conferenza Onu che avvierà un negoziato su un trattato internazionale contro l’inquinamento dalla plastica, l’OSCE – l’organismo internazionale per la cooperazione e lo sviluppo internazionale – ha pubblicato il report Global Plastics Outlook che fotografa bene quanto l’economia globale sia lontana dal rendere le plastiche materie davvero circolari. Sono necessari miglioramenti in più ambiti: in termini di riutilizzo, riduzione della produzione, efficienza di raccolta e qualità di riciclo.
credit by osce.org
Nel 2019 a livello globale la produzione annuale di plastica è raddoppiata, passando da 234 milioni di tonnellate nel 2000 alle 460 milioni di oggi. Lo stesso si vede con la produzione di rifiuti – più che raddoppiata – che ha raggiunto le 353 milioni di tonnellate.
Tenendo conto della quantità di plastica non idonea ai processi di riciclo e quindi scartata, solo il 9% dei rifiuti di plastica viene effettivamente riciclato, mentre il 19% viene incenerito e circa 50% finisce in discariche controllate. Il restante 22%, invece, viene direttamente abbandonato in discariche a cielo aperto, bruciato o gettato nell’ambiente.
Articolo N.61 del 05-04-2022 | a cura di Luigi Campanella
Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.