L’ American Institute for Cancer Research ha prodotto un documento, ripreso e diffuso dall’AIRC (Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro) che mi piace ribattezzare Nutraceutica al contrario.
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Infatti mentre la nutraceutica ci raccomanda diete che possano svolgere la funzione di protezione della salute come fanno i farmaci, che così vengono consumati in minore quantità (con tutti i vantaggi che ne derivano), la contronutraceutica ci segnala diete che possano favorire la comparsa di patologie tumorali e di conseguenza stimolare, piuttosto che ridurre, il consumo di farmaci.
In questa lista, di certo non virtuosa, troviamo i salumi a causa dei conservanti nitriti e nitrati considerati coadiuvanti nello sviluppo di tumori, alcuni cibi cotti contenenti acrilamide prodotta durante la cottura e frittura (molto meglio bollitura e cottura al vapore), cibi grigliati spesso contenenti ammine eterocicliche ed idrocarburi policlinico aromatici responsabili anch’essi di patologie tumorali, i legumi mal conservati che possono contenere aflatossine, responsabili di tumori al fegato.
Gli stessi istituti insieme alla lista viziosa hanno prodotto una lista virtuosa, e torniamo così nella nutraceitica: gli alimenti sani sono quelli ricchi di fibre e vitamine, come frutta, cereali integrali, legumi, verdure.
Ruoli importanti hanno anche alcune bevande come tè verde e spremute di agrumi, i frutti di bosco ricchi di antiossidanti che proteggono il DNA da pericolose mutazioni.
Articolo N.102 del 29-01-2023 | a cura di Luigi Campanella
Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.