L’immagine dei due volti ritorna spesso nel caso della Chimica

L’immagine dei due volti ritorna spesso nel caso della Chimica; dal libro di Caglioti dedicato alla disciplina e scienza fino ai due volti del carbonio, gas serra e preziosa risorsa elementare ed ora ai due volti della plastica, materiale fondamentale per lo sviluppo della nostra società a seguito delle sue incredibili qualità di resistenza, leggerezza, bassi costi e chiave del boom anni 60 del nostro Paese ed ora vituperato rifiuto pericoloso per ambiente e salute in tutte le sue possibili forme.

L'immagine dei due volti ritorna spesso nel caso della Chimica
L’immagine dei due volti ritorna spesso nel caso della Chimica

Le sue applicazioni nel tempo sono aumentate e tutti i settori merceologici hanno finito per essere interessati al suo utilizzo.
Il risultato è stato però è che oggi la produzione di plastica corrisponde ala emissione di più di 1 giga tonellate di CO2.

Oggi quindi l’attenzione della comunità scientifica è tutta concentrata sula produzione di plastica più sostenibile che non rappresenti una minaccia per il pianeta e per la nostra salute.

Soprattutto l’attenzione è concentrata su due proprietà, biodegradabilità e riciclabili, ma un ulteriore focus riguarda la materia prima per la produzione di plastica: la CO2 rappresenta una soluzione ideale, è molto disponibile, rinnovabile ed economica.

Da essa si producono già oggi monomeri di dieci coniugati utili alla produzione di plastica.

Un campo di ricerche molto attivo nella bibliografia scientifica è quello del fine vita della plastica.

Tre le possibili soluzioni: polimeri biodegradabili, riciclo chimico, riciclo meccanico.

Per il riciclo chimico i migliori risultati sono stati ottenuti per le poliolefine e con le tecnologie basate sulla metatesi delle olefine.

Un ultimo aspetto rispetto al riciclo è rappresentato dagli additivi che vengono aggiunti per facilitare quello meccanico includendo parametri di progettazione delle molecole polimeriche.

Articolo N.174 del 05-03-2025 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.

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