Lightweight Nanocomposite Clothing

L’obiettivo principale della proposta è produrre nanocompositi economici, leggeri e flessibili con una forte capacità di schermatura dalle radiazioni che possono essere utilizzati per proteggere gli esseri umani e i dispositivi in ​​caso di ricaduta radioattiva.

L’uso di armi nucleari e dispositivi di dispersione radioattiva esplosivi (bombe sporche) richiede forti misure di protezione.
Dopo l’esplosione, la colonna carica di radionuclidi cadrà sugli esseri umani, in particolare sulla loro pelle, sui capelli e sugli indumenti.

 

Lightweight Nanocomposite Clothing
Lightweight Nanocomposite Clothing

La ri-aerosolizzazione e la rimozione delle particelle tramite trasferimento di contatto possono potenzialmente causare la deposizione di particelle radioattive su superfici esterne alle aree contaminate (esposizione secondaria).

A seconda della sorgente radioattiva utilizzata nell’esplosione, la minaccia radioattiva potrebbe essere creata da radiazioni alfa, beta, gamma o neutroniche.

Le particelle alfa e beta sono relativamente pesanti e concentrate vicino al sito dell’esplosione.
L’esposizione alle radiazioni ionizzanti da particelle alfa e beta è minima a causa della loro scarsa capacità di penetrare la pelle, ma offre un pericolo sostanziale per la salute se respirata, ingerita o penetrata attraverso ferite aperte.

Le radiazioni gamma e neutroniche hanno un forte potere penetrante anche senza schermatura.

Le radiazioni neutroniche reagiscono anche con i materiali circostanti, dando origine a radiazioni gamma secondarie.

Le radiazioni gamma e neutroniche ad alta energia possono bruciare cellule e organi, danneggiare irreversibilmente il DNA, aumentare il rischio di cancro e disturbi correlati alle radiazioni e persino causare la morte.

Di conseguenza, le squadre di soccorso e i professionisti della protezione civile necessitano di attrezzature protettive flessibili, leggere e convenienti che consentano flessibilità di movimento.

L’obiettivo di questo progetto è creare indumenti multistrato con schermatura dalle radiazioni realizzati in nanofibre con nanostrutture che assorbono le radiazioni.

Nella prima parte del progetto, particelle nanometriche a base di boro con varie morfologie, come forme e dimensioni a piastra, sferiche o a bastoncino, saranno sintetizzate utilizzando la tecnica sol-gel.

Le particelle ottenute saranno utilizzate come rinforzo di nanofibre elettrofilate per produrre fibre nanocomposite ibride multistrato per la schermatura dai raggi gamma e dai neutroni.

La tecnica sol-gel è stata scelta per la sua convenienza e il controllo preciso sulla morfologia delle particelle, mentre l’elettrofilatura è utilizzata per creare le nanofibre, garantendo flessibilità e vestibilità nel prodotto finale.

Il risultato è un tessuto multistrato in grado di ridurre significativamente la penetrazione di radiazioni nocive, offrendo così protezione contro i gravi rischi per la salute posti dalle radiazioni gamma e neutroniche.

Articolo N.141 del 25-09-2024 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.

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