Le alghe aiutano la salute delle persone

Tornando agli aspetti alimentari, negli anni ‘80 la mia università nell’ambito di un accordo con Cuba aveva sviluppato una ricerca di caratterizzazione e valorizzazione delle alghe cubane come risorsa alimentare. Rilevo con piacere che dopo quaranta anni questo tema presenta spunti di rinnovata attualità.

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La spirulina è stata per secoli considerata come un superalimento consumato come polvere disidratata, pasticche, tavolette o anche come prodotto fresco, in relazione alle sue eccellenti componenti proteiche. Questo cianobatterio è anche un’ottima fonte di ferro e selenio ed inoltre delle vitamine A, E, D, del gruppo B e K, di elementi minerali come calcio, magnesio, di carboidrati, acidi grassi, pigmenti. Chlorella è un’altra alga verde unicellulare con una composizione proteica al 60%, grassa al 20%, carboidratica al 20%, anch’essa ricca di vitamine, minerali e fitonutrienti. Una sua capacità particolare è stata di recente esaltata: si tratta di controllore del peso, proprietà molto richiesta in una società dove la componente obesa non è trascurabile. Un’altra proprietà, più nota da tempo, è quella nutraceutica per il controllo del colesterolo, della sintesi epatica degli acidi grassi, della secrezione di insulina. La spirulina è anche ricca di fibre come il betaglucano che viene metabolizzato ad acidi grassi a catena corta come il propionato. I betaglucani promuovono anche la crescita di probiotici, mentre il propionato ha proprietà antiinfiammatorie. La chlorella per parte sua se consumata in concomitanza allo svolgimento di attività fisica aerobica aiuta significativamente nel miglioramento del controllo glicemico attraverso l’accresciuta attivazione del segnale di fosforilazione dei muscoli.  Da quanto detto non è improprio quanto alcuni affermano circa la natura di alimenti funzionali di queste alghe. L’attività biologica della Spirulina e della Chlorella vulgaris nel controllo del peso e nella protezione della salute in terza età è attribuita alla loro composizione in acidi grassi come linoleico, arachidonico, linolenico determinanti per il metabolismo cellulare e tessutale, inclusi la regolazione della fluidità della membrana, il trasporto di ossigeno, l’adattamento termico. Si tratta per tutte e due le alghe di materiali commerciali prodotti in molti Paesi nel mondo. Per la chlorella, di cui peraltro a seconda del processo di produzione esistono diversi tipi (verde, gialla, bianca), la produzione mondiale è pari a 2000 tonnellate/anno. La produzione avviene in condizioni fotoautropiche all’aperto o eterotropicamente in adatti fermentatori.

Articolo N.52 del 28-02-2022 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.

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