La ricerca innovativa

La ricerca punta ad innovazioni a basso impatto energetico ed ambientale.

 

credit by Unsplah

Uno degli ultimi risultati, in ordine di tempo, è quello relativo al progetto NanoCosPha della Bicocca, che punta a creare una filiera tecnologica per le aziende del Cosmetico e del Farmaceutico.

La filiera è basata sulle nanotecnologie con utilizzo anche di algoritmi di machine learning.

Sono coinvolti diversi laboratori che si interfacciato, a seconda delle competenze e della richiesta, con aziende per accelerare il trasferimento tecnologico. Sono 6 i laboratori suddetti: uno computazionale, uno chimico, uno nanotecnologico, uno farmacologico, uno cosmetico ed uno di sperimentazione animale, uno dei pochi centri con protocolli per questa sperimentazione.

Particolarmente innovativo quello farmacologico, dove con una stampante 3D, si trasformano le molecole attive in prodotti finiti personalizzabili per diverse patologie con il vantaggio, rispetto alle stampanti laser, di potere lavorare a temperatura ambiente prevenendo possibili degradazioni termiche.

La vocazione ambientale del progetto risulta dal suo impegno a trovare molecole di origine naturale, evitando solventi tossici per l’uomo e l’ambiente, ed a sostituire le microplastiche usate in farmaceutica e cosmetica.

Le nanotecnologie consentono, se applicate correttamente, di conferire alle molecole di farmaci e cosmetici maggiore stabilità, efficacia e possibilità di internalizzazione nelle cellule umane.

In più nel caso di cosmetici si accresce l’integrazione locale e si riduce la dispersione; mentre nel caso di farmaci si riducono gli effetti secondari dovuti alle interazioni del farmaco con le parti sane dell’organismo trattato.

Articolo N.85 del 10-09-2022 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.

 

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