I benefici delle microalghe

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce una terza età sana il processo che sviluppa e mantiene l’abilità funzionale che a sua volta rende possibile il buono stato in vecchiaia, il cui mantenimento richiede particolare attenzione alla nutrizione.

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In questo senso l ‘attenzione si è concentrata sulle microalghe per il loro contenuto di composti. antiossidanti, anticancro, antidiabetici, antiipertensivi, antiiperlipidemici. Le alghe sono state presenti in molte fasi della mia vita di ricerca: come indicatori ambientali (la loro doppia funzione, fotosintetica e respiratoria, è molto sensibile alla qualità ambientale),come sensori di tossicità, come materia prima per composti di restauro della carta degradata, come risorsa alimentare. Prima di parlare di quest’ultima vorrei parlare brevemente del sensore ambientale e  di tossicità: in ragione della suddetta doppia funzione le alghe consumano ossigeno al buio e ne producono alla luce; entrambi i processi e quindi, in  un’alternanza luce/ buio, l’andamento della concentrazione dell’ossigeno nel tempo risente delle condizioni di qualità ambientale e della tossicità di composti messi a  contatto con le alghe. È possibile definire degli indici di qualità ambientale e di tossicità a partire da questo andamento. Un’altra applicazione delle alghe si riferisce ai polisaccaridi in esse contenuti che, isolati e purificati, si sono rivelati preziosi per il restauro delle carte antiche degradate in quanto capaci con le loro catene molecolari di ricomporre quelle frammentate della cellulosa degradata presente nelle carte antiche.

Articolo N.51 del 15-02-2022 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.