Debutta il 1° gennaio 2023 l’obbligo di etichettatura ecologica per gli imballaggi e da quella data non sarà più possibile immettere in commercio quelli che ne saranno privi.
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Invece, quelli già immessi in commercio, o provvisti di etichettatura alla data del 1° gennaio 2023, possono essere commercializzati fino a esaurimento delle scorte (Dl 228/2021).
Tale termine iniziale è l’esito di una serie di proroghe che si sono succedute dal 2020, l’ultima delle quali scade il prossimo 31 dicembre (articolo 11, comma 1, Dl 228/2021).
L’eco etichetta è prevista dall’articolo 219, comma 5, Dlgs 152/2006 (“Codice ambientale”) e la sua mancata osservanza è colpita con la sanzione amministrativa pecuniaria da da 5mila a 25mila euro, prevista dall’articolo 261, comma 3 del medesimo Testo.
La disciplina è completata dal Dm Ambiente 360/2022 che, abrogativo del Dm 114/2022, si è reso necessario perché l’entrata in vigore del nuovo obbligo lascia prevedere impatti notevoli sui modelli organizzativi, gestionali ed economico-finanziari sia dell’industria che del commercio, anche per le pesanti sanzioni previste.
Articolo N.100 del 21-01-2023 | a cura di Luigi Campanella
Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.