Il concorso per la città europea più verde che si svolge ogni anno dal 2013 finalmente si conclude con una città italiana fra le prime 10. Si tratta di Treviso, la piccola Venezia, classificata al sesto posto. La competizione ha coinvolto 30 città europee che contano fra 20 e 100 mila abitanti, parametro demografico per partecipare.
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Quest’anno a vincere sono state in due a pari merito, Valongo in Portogallo e Winterswijk nei Paesi Bassi. Seguono Bistrita in Romania, Helsinki in Danimarca, Gavà in Spagna e, per l’appunto, Treviso in Italia. La graduatoria viene stilata sulla base di 12 parametri/indicatori e passano dalla qualità di aria e di acqua all’efficienza delle fogne, dalla mobilità sostenibile alla tutela del verde, dalla biodiversità alla decarbonizzazione. Valongo era attesa come vincitrice in ragione di un territorio coperto per il 60% da foreste. Anche Winterswijk era fra le favorite per la politica sociale adottata: contributi ai soggetti più deboli economicamenta ma impegnati verso l’impatto zero delle attività domestiche. Parallelamente a questo concorso se ne è svolto un altro riservato alle metropoli: ha visto l’estone Tallinn, il cui centro ad architettura medioevale è patrimonio dell’Unesco ed il cui territorio è occupato per il 20% da una rete di parchi; inoltre Tallinn si è impegnata ad abbattere del 40% le sue emissioni entro il 2030. Tutte le città vincitrici hanno ricevuto anche contributi in denaro, dai 600 mila euro a Tallinn ai 200 mila a Valona e Winterswijk.
Articolo N.24 del 05-10-2021 | a cura di Luigi Campanella
Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.