L’Italia con 896 prodotti a denominazione protetta (Dop,IGP, Stg) è il Paese al mondo col più alto numero di alimenti tutelati, precedendo Francia (686), e Spagna (336).
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Il corrispondente giro di affari sfiora i 20 miliardi di euro con esportazioni pari al 50%.
Il carattere più presente in questi prodotti è quello nutraceutico, cioè la capacità di combinare attività nutrienti ed azione farmacologica.
Moltissimi gli esempi:
– l’Università di Napoli ha trasformato il siero di scarto della lavorazione della mozzarella di bufala in capsule antiinfiammazioni gastrointestinali ed ha estratto dal radicchio rosso di Treviso diversi componenti attivi contro carie e gengiviti
– l’Università della Calabria ha finalizzato l’arancia rossa di Sicilia alla cura della depressione
– l’Università Cattolica di Roma ha estratto dalla melannurca polifenoli e proteine che aiutano la crescita dei capelli
Ora si sta affrontando un altro problema, quello correlato alla deperibilità dei prodotti che ne limita le possibilità di estrazione: così si studia come allungare la vita di scaffale della burrata di Andria e del pane toscano.
Articolo N.111 del 12-05-2023 | a cura di Luigi Campanella
Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.