Oggi la citometria di flusso è in grado di riconoscere, conteggiare e separare con notevole precisione, singole cellule sulla base di specifici marcatori.
L’analisi di più parametri fisici, fenotipici e funzionali può avvenire simultaneamente per decine di migliaia di cellule al secondo.
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Una tecnica sempre più avanzata, tanto da rappresentare oggi una delle destinazioni prevalenti per gli anticorpi monoclonali prodotti dall’industria, necessari per il riconoscimento di target specifici.
Da qui nasce l’importanza di un programma di disseminazione della cultura citometrica che induca a riflettere sul ruolo che la citometria ha avuto nel sanare il gap che si era prodotto fra biotecnologie e chimica, quasi affidando alla natura l’insegnamento di tecniche e metodi alternativi a quelli messi a punto in laboratorio dall’uomo ricercatore.
Questo “gap” ha nociuto ad entrambi i partner privando la chimica di innovativi approcci metodologici e le biotecnologie di sviluppi futuri, ancora più intensi di quelli avuti, che avrebbero consentito di superare così alcune fasi di esaurimento scientifico che le biotecnologie hanno dovuto superare.
Fa riflettere che a tale ricomposizione culturale abbia giovato una disciplina nata come servizio e poi assunta ad un proprio valore autonomo che ha come target la cellula, quindi, un sistema elementare e come tale non votato alle integrazioni complesse.
Articolo N.75 del 11-06-2022 | a cura di Luigi Campanella
Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.