Chimica bioortogonale

Per commentare la recente attribuzione dei Premi Nobel per la Chimica, vorrei partire da quanto ho letto come dichiarazione del presidente del Comitato per la Chimica del Nobel ,Johan Aqvist : “le molecole funzionali possono essere costruite anche seguendo un percorso semplice”.

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Giustifico questa affermazione: da una grande intuizione, espressione di creatività e rigore al tempo stesso, quella di Barry Sharpless, si è partiti per arrivare attraverso le implementazioni di Morten Meldal e di Carolina Bertozzi ad una tecnologia di ingegneria molecolare che rappresenta un significativo passo in avanti nella lotta farmacologica ai tumori e che ha consentito ai 3 inventori di vincere il Nobel ‘La Chimica’ a scatto da cui si è partiti, consente di unire due molecole in modo efficiente, semplice e replicabile, per di più in mezzo acquoso, con evidenti vantaggi ambientali.
L’integrazione del sistema con un terzo reagente, il rame, ha migliorato pulizia e stabilità del sistema riducendo gli scarti, ma introducendo il rame, un elemento tossico per i viventi.
Con il contributo di Carolyn Bertozzi, che già aveva vinto il premio Wolff, spesso anticamera del Nobel, è stata superata questa criticità ed oggi il processo inventato da Sharpless, e perfezionato da Meldal, può essere usato per creare, anche in vivo, reazioni nelle molecole biologiche degli organismi viventi, la cosiddetta: ‘chimica bioortogonale’.
Fra le applicazioni pratiche più importanti la stessa Accademia svedese ha sottolineato lo sviluppo di prodotti farmaceutici, è migliorato il target globale degli antitumorali testati in studi clinici, e la mappatura del DNA.

Articolo N.87 del 12-10-2022 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.

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