PRIMA SESSIONE
Stato dell’arte e buone pratiche coordina Sofia Mannelli, Presidente Chimica Verde Bionet
- GIULIO VOLPI – “Certificazione del sequestro del carbonio Proposta di Regolamento Europeo”
Commissione europea, DG Energia, Direzione generale Energia, Unità Politica delle energie rinnovabili e CSS (Carbon Capture and Storage).
Giulio Volpi è coordinatore delle politiche presso la Direzione Generale per l’Energia della Commissione Europea dove si occupa, tra l’altro, di energia rinnovabile distribuita. Giulio è entrato a far parte della Commissione europea nel 2008 per occuparsi di relazioni ambientali internazionali presso la DG Ambiente.
Prima di allora Giulio ha lavorato per diversi anni in America Latina, coordinando una serie di progetti nel campo delle energie rinnovabili e del cambiamento climatico.
Giulio ha lavorato anche nelle ONG e nel settore privato sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità.
Giulio ha conseguito un Master europeo in Gestione ambientale (Università Erasmus) e un Master in Scienze politiche presso l’Università di Pisa.
Ha inoltre concluso studi avanzati sui mercati energetici presso la Florence School of Regulation, European University Institute.
- STEFANO MONACO – “Le pratiche agronomiche di Carbon Farming“
Il dottor Monaco è ricercatore senior in agronomia e sistemi colturali presso il CREA dal 2015.
Ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari presso l’Università di Torino nel 2005.
È stato coinvolto nel team di progetti nazionali e internazionali con il CREA e, nel periodo 2008-2015, con il DISAFA-Università di Torino.
I suoi principali argomenti di ricerca sono: lo studio dei cicli dell’acqua, del carbonio e dell’azoto nei cereali (in particolare il riso) e nei foraggi (a base di mais) negli agroecosistemi e la relazione tra le pratiche agricole e l’agroambiente.
- DAVID CHIARAMONTI – “Biochar come strumento di sequestro del carbonio”
David Chiaramonti è specializzato in Energie Rinnovabili (principalmente Bioenergia/Biocombustibili, eolico e piccolo idroelettrico).
È professore ordinario di Sistemi per l’energia e l’ambiente e di Economia dell’energia presso il Politecnico di Torino.
Dal 1° settembre 2021 a marzo 2024 è stato Vice Rettore per gli Affari Internazionali del Politecnico di Torino.
Il suo principale interesse scientifico riguarda le biomasse, le bioenergie e la bioeconomia.
In particolare, sulla produzione e l’utilizzo di biocarburanti, liquidi, gassosi o solidi, e di prodotti biobased.
Recentemente, una grande attenzione è rivolta alla produzione di biochar e compost per migliorare la resilienza dei terreni agricoli marginali ai cambiamenti climatici.
E’ uno dei dieci esperti della Commissione Europea DG Clima per la nuova iniziativa (2023) su Carbon Removal Certification, che ha come oggetto la rimozione del Carbonio nel settore agroforestale, industriale, etc. e che studia anche le necessità e gli strumenti di finanziamento.
- CARMELO MAUCIERI – “Carbon Farming e gestione dell’acqua“
Carmelo Maucieri è professore associato di agronomia e coltivazioni erbacee presso il Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova.
Nel 2010 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie Tropicali e Subtropicali presso l’Università di Catania e, nel 2015, il dottorato in Scienze delle Produzioni Vegetali presso l’Università di Padova.
Nel 2012 ha trascorso 3 mesi presso la Facoltà di Scienze della Salute (Università di Lubiana) per sviluppare un progetto di ricerca intitolato “Valutazione dei sistemi di fitodepurazione”.
Nel 2015 è stato visiting researcher per 6 mesi presso il Centre for Carbon, Water and Food (Università di Sydney) con un progetto intitolato “Valutazione delle emissioni di metano e protossido di azoto nei sistemi agro-ecologici australiani”.
Gli attuali temi di ricerca riguardano: la fertilizzazione organica, lo sviluppo di fertilizzanti azotati a rilascio controllato, lo sviluppo di DSS per la gestione irrigua delle principali colture erbacee e la misura dei flussi evapotraspirativi in risaia.
- PAOLO SCKOKAI – Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza e SILVIA CODERONI – Università di Teramo – “L’impatto economico del Carbon Farming tra crediti di carbonio e politiche agricole”
Paolo Sckokai è Professore ordinario di Economia agro-alimentare e, dal 2018, direttore del Dipartimento di Economia Agro-alimentare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza.
In passato, ha lavorato come Analista economico presso il Dipartimento Agricoltura e Commercio dell’OCSE di Parigi.
Ha inoltre svolto attività di consulenza per diverse organizzazioni internazionali e nazionali, tra cui la FAO, l’OCSE e la Commissione Europea.
Dal 2023 è Presidente Eletto della European Association of Agricultural Economists, mentre dal 2016 al 2018 è stato presidente della Associazione Italiana di Economia Agraria e Applicata (AIEAA).
Dal 2016 è membro dell’International Advisory Board della Wageningen School of Social Sciences (WASS), presso l’Università di Wageningen (Olanda).
I suoi interessi di ricerca si focalizzano sull’analisi della domanda di alimenti, l’analisi dell’impatto delle politiche agro-alimentari, l’analisi dei comportamenti degli operatori agro-alimentari in condizioni di rischio, l’organizzazione industriale del sistema agro-alimentare.
Silvia Coderoni è Professore associato presso l’Università di Teramo, dove insegna marketing agroalimentare, politica agricola comune ed economia aziendale presso il Dipartimento di Bioscienze e Tecnologie Agroalimentari e Ambientali.
I suoi interessi di ricerca si concentrano sull’economia ambientale, sulla valutazione della sostenibilità a livello aziendale, sulla mitigazione dei cambiamenti climatici, sulla valutazione della Politica Agricola Comune, sul consumo sostenibile, sull’economia circolare e sull’efficienza energetica.
SECONDA SESSIONE
Quali soluzioni e criteri? Discussione coordina Beppe Croce, Direttore Chimica Verde Bionet ETS
- ALESSANDRA PESCE – Direttore CREA Politiche e Bioeconomia
Laurea in Economia e Commercio contesi in Agricoltura e Sviluppo Economico, Dottorato di Ricerca in “Istituzioni, Ambiente e Politiche per lo Sviluppo Economico”.
Dal 2022 dirige il Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia, del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Economia Agraria (CREA), il centro che analizza i fenomeni economici e sociali del sistema agroalimentare nazionale ed internazionale, con attenzione alle tematiche ambientali e dello sviluppo territoriale. Si è da sempre occupata della definizione, monitoraggio e valutazione di politiche di sviluppo in campo agroalimentare, con particolare attenzione alle dinamiche territoriali e di filiera.
I temi sono stati approfonditi mediante progetti di ricerca nazionali e internazionali, per i quali ha assunto il ruolo di responsabile.
E’ stata Sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo nel Governo Conte I , con deleghe inerenti la ricerca, l’innovazione il trasferimento tecnologico e la formazione in campo agroalimentare nonché tematiche su specifici comparti produttivi e iniziative nelle aree rurali e interne.
- PIETRO GATTONI – Presidente CIB
Imprenditore agricolo, Co-Owner e AD Agricascinazza, Laurea in Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Presidente del CIB – Consorzio Italiano Biogas e di Cooperativa Verdemetano.
È inoltre Socio Fondatore e Vice Presidente di EBA – European Biogas Association, nonché Co-Chair della Task Force 3 della BIT – Biomethane Industrial Partnership. Membro del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo.
Dal 2012 al 2016 è stato Vice Presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano.
- DEBORA FINO – “La sfida del Carbon farming e gli indicatori di degrado del suolo in Europa”
Professore ordinario di “Impianti Chimici” e “Processi di Reimpiego e Valorizzazione Energetica” al Politecnico di Torino, nel Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT).
Attualmente è coinvolta in numerosi progetti regionali ed Europei focalizzati sui processi di bioraffineria di seconda generazione e tecnologie per mitigare le emissioni di anidride carbonica, la quale è valorizzabile come materia prima per i prodotti a valore aggiunto.
Per sviluppare queste linee di ricerca, Debora Fino combina le sue competenze ingegneristiche e biotecnologiche e le declina in accordo con i principi dello Sviluppo Sostenibile ed Economia Circolare.
Debora Fino è coinvolta in prima persona in diverse organizzazioni, attualmente nel Green Team del Politecnico di Torino ricopre il ruolo di Waste & Resource manager e dal 2020 è presidente della Fondazione Re Soil per la tutela e rigenerazione del suolo.
- MASSIMO BAGNOLI – CIA, Consigliere Delegato ESCO Agroenergetica Srl
Responsabile Ufficio fiscale e Coordinatore dell’Area tecnico-normativa di Cia – Agricoltori Italiani. Consigliere delegato di ESCo Agroenergetica, società partecipata da Cia e AIEL che opera nel settore delle energie da fonti rinnovabili, con qualificata esperienza nel settore dei certificati bianchi, delle diagnosi energetiche, degli impianti fotovoltaici, delle comunità energetiche e più in generale con competenze nell’ambito della consulenza energetica. Vice Presidente della Fondazione Tosoni per gli studi giuridici e fiscali in agricoltura, componente la Commissione di Esperti nominata dal Vice Ministro dell’Economia e Finanze, On. Porf. Maurizio Leo, per l’attuazione della Delega Fiscale.
- FRANCESCO CIANCALEONI – Coldiretti
Perito Agrario, dal febbraio 2002 è dipendente della Confederazione Nazionale Coldiretti – Area Ambiente e Territorio, dove segue gli aspetti tecnici, sindacali e normativi relativamente alle tematiche trattate dall’Area di appartenenza, con particolare riguardo a studio ed elaborazione di documentazione tecnica e giuridica in materia ambientale e di tutela agroalimentare; istruttorie finalizzate alla emanazione di provvedimenti normativi in materia ambientale e di tutela agroalimentare; consulenza alle imprese associate ed alle emanazioni territoriali della Coldiretti su tematiche ambientali e agroalimentari (sviluppo sostenibile, cambiamenti climatici, energie rinnovabili, compostaggio, risorse idriche, foreste, aree protette e paesaggio, ecc.).
- ROBERTA PAPILI – Confagricoltura, Resp. politiche per il clima e l’energia
- EROS GUALANDI – Legacoop Agroalimentare e Presidente Cooperativa Il Raccolto
Componente della Direzione di Legacoop Agroalimentare, inizia la carriera lavorativa occupandosi di gestione della meccanizzazione agricola in forma associata tra imprese agricole, curandone gli aspetti organizzativi, operativi, di individuazione e di utilizzo delle innovazioni tecnologiche, ricercando gli elementi di sostenibilità finanziaria ed economica e di congruità agli aspetti agronomici afferenti alle colture a cui sono rivolte le operazioni agro-meccaniche.
Fin dagli anni 90 approfondisce la congruità ed i miglioramenti che le tecnologie/applicazioni dell’agricoltura di precisione apportano alla sostenibilità finanziaria ed economica, ampliando la ricerca degli impatti della innovazione tecnologica anche all’ ambiente ed al contenimento dell’uso dei mezzi tecnici e delle emissioni clima-alteranti.
Dal 2003, in qualità prima di Direttore e poi di Presidente, lavora alla cooperativa di conduzione terreni “Il Raccolto” di Bologna, azienda capofila di una rete di imprese agricole denominata Terre del Reno, che svolge attività di coltivazione e agro-meccanica su circa 4.000 ettari, impiegando le tecnologie e le applicazioni di Precision Farming come leva strategica del processo produttivo su tutte le coltivazioni.
Giornata mondiale del Suolo, CIB e Chimica Verde Bionet: il carbon farming come strategia chiave per la sostenibilità e il futuro dell’agricoltura.
Firenze (FI), 5 dicembre 2024 – “Coltivare carbonio” come strumento chiave per la tutela del suolo e la lotta al cambiamento climatico, ma anche strumento potenzialmente a disposizione degli agricoltori per veder riconosciuto il contributo alla transizione agroecologica. Ne hanno parlato oggi CIB-Consorzio Italiano Biogas e Chimica Verde Bionet, in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili a Firenze e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, per raccogliere proposte sia a livello nazionale che europeo su ciò che si può fare per dare maggiore impulso alla diffusione del carbon farming, alla vigilia dell’approvazione finale della direttiva europea sul tema e in occasione della Giornata Mondiale del Suolo. L’incontro “Carbon Farming: criteri, soluzioni e prospettive” ha riunito esperti, aziende, e istituzioni per discutere del ruolo fondamentale che l’agricoltura può svolgere nella lotta ai cambiamenti climatici attraverso il sequestro di carbonio nel suolo.
L’implementazione di misure di protezione del suolo come colture di copertura, colture intercalari, lavorazione conservativa del suolo e l’uso del digestato (in sostituzione del concime chimico) o ancora la diffusione di pratiche di agroforestazione e agricoltura mista, integrando alberi o arbusti nella gestione delle colture e/o del bestiame sono tra i principi che possono guidare la conservazione e il ripristino di sostanza organica nel suolo, riducendo le emissioni di gas serra. Queste tecniche, oltre a ridurre le emissioni di gas serra, migliorano la fertilità del suolo, aumentano la resilienza agli effetti del cambiamento climatico e promuovono una produzione agricola più sostenibile.
In questo contesto, il carbon farming si conferma uno degli strumenti più promettenti per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici europei. Una strategia che non solo contrasta i cambiamenti climatici, ma ha l’obiettivo di premiare anche gli agricoltori per l’adozione di pratiche ecologiche, integrando il loro reddito.
“Le politiche legate al carbon farming rappresentano una strada in grado di valorizzare il ruolo degli agricoltori come protagonisti della transizione. In questo contesto, la filiera del biogas è un pilastro strategico come motore per migliorare la fertilità e preservare la sostanza organica nei suoli grazie all’utilizzo efficiente del digestato nei campi. Un percorso di innovazione che abbiamo racchiuso all’interno della road map di Farming for Future dove a partire dal modello del Biogasfattobene possiamo migliorare l’approccio agronomico favorendo la fertilità e la resilienza del suolo senza ridurre la produttività. Auspichiamo che il lavoro fatto finora sotto il profilo tecnico-agronomico sia riconosciuto anche sotto il profilo normativo e finanziario. Se da un lato molto si è fatto a livello pratico, urge ora un perfezionamento del quadro normativo che consenta agli agricoltori di applicare appieno tutte le azioni del nostro modello a partire dalla fertilizzazione organica efficiente con il digestato, fattore strategico di un approccio circolare e già concreto di Carbon Farming.”, dichiara il Presidente del CIB, Piero Gattoni.
“Il carbon farming è un contributo fondamentale non solo al contrasto dei cambiamenti climatici, ma anche alla fertilità dei suoli e quindi alla qualità del nostro cibo. Solo l’agricoltura può offrire un simile servizio alla comunità e questo andrebbe adeguatamente riconosciuto. Inoltre, offre un vantaggio economico anche alle imprese che beneficiano di questa riduzione di emissioni. Un caso esemplare è BMW che investe su 2.700 ettari di canapa per sostituire la plastica nelle sue auto e ridurne le emissioni di CO2.”, dichiara il Presidente di Chimica Verde Sofia Mannelli.
A livello europeo, il percorso per promuovere il carbon farming avanza con decisione. Lo scorso aprile, il Parlamento europeo ha adottato l’accordo provvisorio sul “Regolamento per la Rimozione di Carbonio e Carbon Farming (CRCF)”, creando il primo quadro volontario Ue per la certificazione delle rimozioni di carbonio, del carbon farming e dello stoccaggio di carbonio nei prodotti in Europa. Secondo le stime della Commissione europea queste pratiche potrebbero garantire un risparmio complessivo di 42 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030, raggiungendo la riduzione del 55% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, rispetto ai livelli del 1992. Un traguardo che dovrebbe portare alla neutralità climatica in Ue entro il 2050.
In Italia, un passo importante è stato compiuto con l’istituzione del Registro Italiano dei Crediti di Carbonio presso il CREA. Questo strumento permette agli agricoltori italiani di partecipare a un mercato del carbonio strutturato, favorendo l’adozione di pratiche sostenibili in linea con gli schemi europei e rafforzando le politiche climatiche nazionali.
Nonostante i progressi, restano le sfide da affrontare. Gli agricoltori devono confrontarsi con la necessità di adattare i propri sistemi produttivi, implementando tecniche innovative che, da un lato, migliorano la qualità del suolo e, dall’altro, garantiscono la redditività delle aziende. La creazione di un mercato del carbonio che supporti questa transizione è essenziale.
In occasione della Giornata Mondiale del Suolo, il dialogo tra agricoltura, ambiente e innovazione promosso da CIB e Chimica Verde rappresenta un passaggio cruciale per la tutela dei suoli e per una transizione competitiva e sostenibile. Il carbon farming emerge come una strategia chiave per coniugare sostenibilità ambientale e crescita economica, valorizzando il ruolo degli agricoltori come custodi del territorio e protagonisti dell’innovazione agricola.
Per informazioni:
Il CIB – Consorzio Italiano Biogas è la prima aggregazione volontaria che riunisce più di 830 aziende agricole produttrici di biogas e biometano da fonti rinnovabili e più di 221 società industriali fornitrici di impianti, tecnologie e servizi per la produzione di biogas e biometano, enti ed istituzioni che contribuiscono alla promozione della digestione anaerobica per il comparto agricolo. Il CIB è attivo sull’intera area nazionale e rappresenta tutta la filiera della produzione di biogas e biometano in agricoltura, con l’obiettivo di fornire informazioni ai Soci per migliorare la gestione del processo produttivo e orientare l’evoluzione del quadro normativo per favorire la diffusione del modello del Biogasfattobene® che contribuisce al contrasto della crisi climatica. Nel 2020 il Consorzio ha lanciato il progetto “Farming for Future – 10 azioni per coltivare il futuro” dedicato alla transizione agroecologica dell’agricoltura. Attualmente il CIB conta oltre 1050 aziende associate e quasi 500 MW di capacità installata. www.consorziobiogas.it – https://farmingforfuture.it
Chimica Verde Bionet (CVB), fondata nel 2006 da un gruppo di esperti del mondo dell’Università e della Ricerca italiana e da Legambiente Nazionale, è la prima associazione nazionale senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di promuovere e sviluppare la ricerca e l’applicazione industriale e commerciale di materie prime di origine biologica nel rispetto di criteri di sostenibilità ambientale, della salute degli uomini e degli animali e di tutela della biodiversità e del paesaggio. L’associazione è aperta a imprese pubbliche e private, persone fisiche, studenti, associazioni non-profit che condividano le finalità. www.chimicaverde.it
Contatti Ufficio Stampa:
Ufficio Stampa CIB: Alessio Samele | a.samele@consorziobiogas.it | +39.320.8450132
Ufficio Stampa Chimica Verde: Francesca Scarpelli | info.chimicaverde@gmail.com | +39.347.0760858
Carbon Farming
Criteri, Soluzioni, Prospettive
5 dicembre 2024, Accademia dei Georgofili, Firenze
9.30-13.00
Secondo stime della Commissione Europea, le pratiche agricole di sequestro del carbonio dovrebbero garantire un risparmio complessivo di 42 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030, fornendo un contributo fondamentale al raggiungimento di uno degli obiettivi climatici prioritari: la riduzione del 55% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. L’incontro propone una panoramica sullo stato dell’arte e un confronto sui punti critici del carbon farming e della sua regolamentazione.
h 9,00-11,00 Apertura dei lavori – Massimo Vincenzini, Presidente Accademia dei Georgofili
Stato dell’arte e buone pratiche coordina Sofia Mannelli, Presidente Chimica Verde Bionet:
- Certificazione del sequestro del carbonio: Proposta di Regolamento Europeo – Giulio Volpi, DG CLIMA, Unità C3
- Le pratiche agronomiche di Carbon Farming – Stefano Monaco, CREA Ingegneria e Trasformazioni agroalimentari
- Biochar come strumento di sequestro del carbonio – David Chiaramonti, Politecnico di Torino e membro del Carbon Removal Expert Group della DG Clima e Accademia dei Georgofili
- Carbon Farming e gestione dell’acqua – Carmelo Maucieri, Università di Padova DAFNAE
- L’impatto economico del Carbon Farming tra crediti di carbonio e politiche agricole – Paolo Sckokai, Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza Silvia Coderoni, Università di Teramo
h 11,00-13,00 – Quali soluzioni e criteri? Discussione coordina Beppe Croce, Direttore Chimica Verde Bionet:
- Alessandra Pesce, Direttore CREA Politiche e Bioeconomia
- Piero Gattoni, Presidente CIB
- Debora Fino, Presidente Re Soil Foundation
- Massimo Bagnoli, CIA, Consigliere Delegato ESCO Agroenergetica Srl
- Francesco Ciancaleoni, Coldiretti
- Roberta Papili, Confagricoltura, Resp. politiche per il clima e l’energia
- Eros Gualandi, Legacoop Agroalimentare e Presidente Cooperativa Il Raccolto
- Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura del Senato