Batteri per convertire la CO2 in acetone ed isopropanolo

I ricercatori della Northwestern University stanno lavorando ad un batterio capace di convertire la CO2 in acetone ed isopropanolo, sostanze antisettiche e disinfettanti attive anche contro Covid-19.

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Oggi vengono prodotte con l’uso di combustibili fossili ed annesso effetto serra. Con la nuova biotecnologia la produzione di questo due composti avverrebbe per fermentazione gassosa. Il batterio in questione è il Clostridium autoethanogenum procariote, progettato da Lanza Tech che viene riprogrammato per fermentare la CO2. Acetone ed isopropanolo sono solo 2 esempi di un mercato di 10 miliardi di dollari per composti sintetizzati con l’uso di combustibili fossili come petrolio, gas e carbone e che con il progetto carbon negative si indirizzerà verso biotecnologie mettendo fine all’uso di carbone. Se il batterio di cui sopra fosse impiegato su vasta scala si ridurrebbe l’emissione di gas serra del 160%.

 

Articolo N.53 del 11-03-2022 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.