Che ai combustibili fossili debbano essere progressivamente sostituite alternative più rispettose dell’ambiente, è un dato ormai acquisito.
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La scelta fra le alternative non è semplice ed una risposta equilibrata non è facile.
Molti sono gli elementi da considerare: da quelli economici, a quelli relativi alla disponibilità delle materie prime.
Un recente studio di OurWorldinData ha considerato un nuovo ed insolito, ma importantissimo parametro, cioè il consumo di suolo misurato, in mq per megawattora annui.
I valori riportati sono 0,7 per il nucleare (circa 30 volte meno del carbone), 1,8 per il gas, 1,9 per il fotovoltaico, 12 per l’idroelettrico, 14 per il fotovoltaico a terra, 24 per il carbone e 25 per il solare.
A margine di questo studio viene rilevato che i pannelli solari posizionati in terra consumano più suolo di quelli sul tetto, e che per I materiali del fotovoltaico il cadmio consuma più suolo del silicio.
Il risultato a favore del nucleare non considera gli aspetti di sicurezza ambientale: meno suolo consumato, ma quali rischi per l’ambiente e quali soluzioni per limitarli?
Il discorso si fa più complesso, ma il riconoscimento al nucleare di energia pulita assegnato in questi giorni dall’UE può costituire una forte spinta in favore di questa forma di energia.
Articolo N.93 del 07-12-2022 | a cura di Luigi Campanella
Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.