Pensare circolare: due diversi casi

Uno dei nodi della circolarità economica è il grado di circolarità. Sono due i casi che lo dimostrano. Il primo caso è quello della circolarità della plastica il cui riciclo completo degli scarti è oggi praticamente impossibile, a meno di non sintetizzare plastiche con questa caratteristica.

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Il secondo caso ci viene dagli insegnamenti che la natura ci mette sempre a disposizione. Uno sguardo ai sistemi viventi ed a come operino per mantenere cicli ambientalmente sostenibili consente di allargare il concetto di economia circolare. Dopo avere completato il loro ciclo vitale il destino degli scarti dei sistemi viventi, oltre ad una componente organica volatile dispersa in aria, acqua e suolo ed una parte bruciata a seguito di eventi naturali o indotti, consiste nel bio riciclo sotto forma di residui mineralizzati stabili ed inerti per secoli.

Articolo N.27 del 20-10-2021 | a cura di Luigi Campanella


Prof. Luigi Campanella. Si laurea in Chimica e ottiene l’Abilitazione alla professione di Chimico nel 1961. Professore Incaricato Stabilizzato, prima di “Esercitazioni di Chimica Industriale II”, poi di “Esercitazioni di Analisi Chimica Applicata, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dal 1967 al 1980. Professore Ordinario di “Chimica Analitica” dall’a.a. 1980/81 all’a.a. 2002-2003 e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali successivamente a tale data. Promotore e Direttore del Centro Interdipartimentale per le Scienze Applicate alla protezione dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Attuale Coordinatore del Polo Museale de La Sapienza. È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell’Elettrochimica, della Chimica Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche, della Chimica dei Beni Culturali.